Grazie innanzitutto per aver accettato la nostra intervista. L’immaginario stilistico della donna Cettina Bucca è giocoso. Come è stato declinato nell’ultima collezione?
E' verissimo. Il nostro immaginario prende origine sempre, indipendentemente dai temi trattati, dall'evanescenza del gioco, dalla gioia e dall'entusiasmo sempre nuovi che proviamo quando siamo in viaggio verso una destinazione sconosciuta. Anche nella collezione SS23 ci siamo lasciati trasportare dall'allegria e dal buonumore che procura la vista, e non solo quella, del buon cibo perché l'ispirazione era proprio legata a ciò che noi mangiamo, le scelte alimentari che facciamo, più o meno consapevolmente, ciò che cuciniamo con amore o senza averne il desiderio e che alla fine portiamo sulla nostra tavola. Il nutrimento. Abbiamo scelto, per onorare un argomento così complesso, come spesso ci accade, la strada della leggerezza e della fluidità, giocando con colori, forme, similitudini, pentolame, proverbi e vecchi libri di ricette. Le immagini confermano questo mood con le modelle che vanno per mercatini siciliani in cerca di frutta, verdura, spezie, piante aromatiche e prodotti freschi. L'alimentazione è fondamentale per la vita: le nostre stampe lo dicono con un pizzico di ironia. Senza dimenticare l'essenziale: cibo sano, niente sprechi, rispetto della stagionalità, scelta di prodotti naturali prediligendo quelli vegetali, ritorno alle fattorie di una volta e agli orti tanto diffusi quando ero piccina.
Manufatti pregiati made in Italy: quanto c’è della tua amata Sicilia nelle tue creazioni sartoriali?
Il sogno, ogni stagione, parte da qui, dalla Sicilia, le idee primordiali, che poi vengono elaborate divenendo progetto, anche le aziende di produzione sono sicule (è molto sviluppato qui da noi questo settore) e pure le sartorie, siciliani sono i giovani appassionati di moda del team, che si occupano di ogni cosa a partire dalla creatività delle stampe, tutte assolutamente frutto della nostra individuale fantasia, che poi si raccorda con quella del gruppo, coloro che si occupano dei Social Network o della fotografia (la nostra personale fotografa è partita da Bologna e, dopo un lungo periodo trascorso a Milano, ha finito per trasferirsi a due passi da noi, alle isole Eolie). Proprio per questo, per onorare il paesaggio, ormai da anni scegliamo, per gli shooting fotografici, località che ci rappresentano più di altre. Atmosfere delicate che si fondono con l'ispirazione del momento. Che dire? Il nostro humus, il nostro substrato creativo è la Sicilia anche se spesso in passato abbiamo fatto scelte anche differenti per gli shooting. I nostri tessuti, ricercati, pregiati e nella scelta dei quali mettiamo un'attenzione quasi maniacale, sono tutti Made in Italy e derivati da fibre naturali di cui si conosce la provenienza e tutta la filiera di produzione.
Viaggiamo con la fantasia: Catania é una delle più divertenti città italiane. Ci lasceresti qualche indirizzo di luoghi da non perdere nella città della Movida?
È bellissima da tutti i punti di vista: una città viva, sempre in movimento, con luoghi da visitare incantevoli e sollecitazioni culturali continue e variegate. Come luoghi di movida è da segnalare tutta la zona intorno a Castello Autismo, Vico Santa Filomena e Via Gemellaro, piena di locali e strapiena di persone di ogni età. Di grande interesse culturale sono, invece, il Monastero dei Benedettini innanzitutto, la Catania ebraica, le Terme Achillee, la Cripta di Sant'Euplio, la Chiesa di Sant'Agata al carcere che ha annessa una cella dove la Santa è stata rinchiusa ed esiste una pietra sulla quale sono rimaste impresse le sue orme. Naturalmente, non si può non visitare il Duomo, il Teatro Romano, San Gaetano alle Grotte.
E ora qualche domanda più intima, se non ti spiace, per conoscerti meglio: la tua abitazione è un continuum della tua moda in termini di arredamento?
La mia abitazione… direi di sì, il fil rouge si estende anche ad essa. Da pochi mesi mi sono trasferita nella casa in cui desideravo vivere da tanto tempo. È una casa del passato nella quale convivono in apparente equilibrio ed armonia pezzi di storia del passato e mobili ed oggetti contemporanei. È semplice e allo stesso tempo ricercata, accogliente, ospitale ma non priva di zone riservate. C'è una grande ricerca dietro ogni oggetto, guidata dall'amore. Ho sempre detto che i nostri capi sembrano essere sospesi tra il passato, che è la nostra storia, e il futuro, adattandosi necessariamente al tempo presente.
Cosa consiglieresti ad una giovane studentessa che ha appena finito l’Accademia per studiare moda e che sogna di creare un marchio indipendente e di successo come il tuo?
Ogni persona è diversa ed ogni percorso che intraprendiamo dipende dal nostro vissuto (per continuare il discorso della domanda precedente), dalla forza, dal desiderio, dal coraggio e dalla speranza che si mette in ogni cosa. Anche dalla costanza e dalla capacità di mettersi in gioco. Infine, dalla pazienza. Il campo della moda è molto strano: si corre tanto, sempre, ma se hai un'idea in cui credi e ti sembra quella giusta, quella vincente, devi saper attendere, aspettare la prossima collezione per proporla e realizzarla. Bisogna anche fermarsi, insomma.
Quali sono i tuoi prossimi step aziendali? Stai volgendo lo sguardo verso mercati ancora inesplorati?
Prossimi step? Non lo so affatto. Sicuramente ho voglia di cambiare delle cose, intraprendere nuovi sentieri, inventarmi, sperimentare, osare, cogliere le sfide che ti si presentano all'improvviso, giorno per giorno. Mercati ancora inesplorati? C'è ne sono pochi, a mio avviso è a questa domanda rispondo con un 'forse'.
Chi è la donna che solitamente ama il tuo marchio, sempre se è possibile immaginare un fil rouge che lega le tue clienti, secondo il tuo parere?
Me lo sono chiesta mille volte, me l'hanno chiesto in tanti. Intanto, una donna che sappia chiaramente che valore ha la libertà, che non tema di fare scelte azzardate se è attirata da esse, che scelga per se stessa, che ami il movimento, i viaggi. Una donna che abbia, nonostante tutto, gioia di vivere, che sia entusiasta, e che abbia il desiderio di conoscersi a fondo utilizzando i colori come cura per la propria anima.
Infine, se dovessi pensare ad un film oppure una canzone per farci capire senza vedere la tua ultima collezione, quale sarebbe e per quale motivo?
Il film è senz'altro 'Come l'acqua per il cioccolato', di Alfonso Arau. Indimenticabile. I sentimenti si intrecciano con il cibo divenendo un tutt'uno, gli aromi che si sprigionano catturano l'anima ed il cuore. E tutto si svolge intorno ad una semplice cucina. Emozionante. Per quanto riguarda il brano, mi viene così, d'improvviso in mente: ‘Banana Republic'. Si comprende perché, vero?