classe 1983, Anna Molteni coltiva da sempre la passione per il tessile e la comunicazione visiva. Giunge così alla Laurea in disegno industriale in Design della Moda al Politecnico di Milano.
Anna si appassiona allo studio dei vari filati, costruendo immaginari misti. Si avvicina al mondo della fotografia che man mano diventa il suo secondo lavoro. Tra le collaborazioni illustri di Anna segnalo: Andrea Incontri e Costume National.
Negli anni è stata assistente al Photo Lab del Politecnico di Milano ed è attualmente collaboratrice scientifica nel corso di fashion design.
Attualmente mastermind dietro il progetto di maglieria Abstract, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con l'appassionata designer.
Quale era la tua missione quando hai iniziato la carriera nella moda?
Il mio interesse è sempre stato rivolto alla conoscenza dei processi, delle lavorazioni sia manuali che digitali.
Cerco di sperimentare il più possibile per creare prodotti con un'anima nuova, non semplicemente un virtuosismo formale impattante.
Ovvero, alcuni dei nostri prodotti che possono sembrare basici / classici, ma nascondono una ricerca di sintesi e ottimizzazione produttiva molto interessante.
Quale è il tuo approccio alla sostenibilità nei tuoi prodotti?
Direi il più semplice possibile. Selezioniamo solo fibre animali e vegetali, naturalmente riciclabili e produciamo solo in aziende italiane certificate, cosi siamo in grado di seguire ogni processo e lavorare fisicamente a fianco dei tessitori, stampatori, dei finitori, senza lasciare a terzi nessun passaggio.
Un pensiero sulla vita ai tempi del coronavirus e sul processo creativo: come è cambiato e come influenzerà il modo di approcciarci alla creazione di moda anche in futuro.
Concentrazione e passione. Direi che queste parole esprimono il mio stato attuale ed esprimerà il futuro. Vorrei diventassero un mantra condiviso.
Che format hai scelto per proporre la tua prossima collezione? Qualche anticipazione?
Per la prossima SS21, stampe astratte (che danno origine al nome del brand Abstract) su camicie e pantaloncini! Invece per FW21-22 c'e' una intera sezione RTW, ovvero la maglieria in capo. In tutte le collezioni abbiamo sempre proposto sciarpe ed accessori in maglia, ma abbiamo introdotto una nuova categoria merceologica, una nuova sfida! E, finalmente, abbiamo trovato un favoloso cashmere riciclato al 100% dalla mano ancora più soffice del non-riciclato! (per collegarci alla prima domanda)
Dopo la pandemia come ti relazionerai con i clienti?
Un ritorno al rapporto diretto con i buyers dei departments stores e con i clienti dei più piccoli negozi indipendenti.
Per coloro che davvero cercano un prodotto di ricerca e qualità – non semplicemente uno "show-off" – ritengo che la visione del prodotto materico e' fondamentale, toccarlo ed assaporarne la qualità non potrà mai sostituire dei pixel. Un passo indietro nei tempi e modi, con l'invio di swatchcards e campioni, ma restando nella contemporaneo con cataloghi virtuali, digitalizzazione degli ordini e un servizio clienti molto accurato.